Installazione delle stufe a legna |
L'installazione corretta di una stufa può essere complessa, ed è spesso meglio, potendo, affidarla ad un professionista. Un installatore esperto dovrebbe conoscere le normative tecniche e di sicurezza in vigore, i regolamenti edilizi locali, ed essere in grado di valutare esattamente qualità, quantità e costo dei materiali necessari all'installazione e di pianificare una installazione corretta e sicura.
Sempre più spesso i fabbricanti di stufe condizionano la validità della loro garanzia alla installazione eseguita da un professionista. Pochi ormai si limitano a richiedere lo scrupoloso rispetto delle istruzioni fornite insieme all'apparecchio.
Di seguito diamo pertanto qualche indicazione generale sull'installazione di stufe e caminetti, che potrà consentire a chi non può o non vuole rivolgersi ad un esperto di evitare gli errori più comuni, o di controllare il lavoro di altri a cui l'installazione sia stata affidata.
Sulla figura dell'installatore
La Norma UNI 10683/97 definisce i compiti dell'installatore.
L'installatore deve verificare:
-il tipo di
apparecchio da installare
-la compatibilità del locale di
installazione con l'apparecchio, che è espressa dal volume minimo di
installazione indicato dal costruttore.
-le indicazione del
costruttore del generatore di calore circa i requisiti del sistema di
evacuazione dei fumi. (canali da fumo e canne fumarie)
-la
sezione interna del camino, il materiale in cui è costruito,
l'omogeneità della sezione, l'assenza di ostruzioni
-l'altezza
e lo sviluppo verticale del camino
-la quota sul livello del
mare dell'installazione
-l'esistenza e la idoneità del
comignolo
-la possibilità di realizzare prese d'aria esterne e
le dimensioni di quelle esistenti.
-la possibilità di
coesistenza del generatore da installare con altri apparecchi
preesistenti
Se le verifiche sono positive, si può procedere all'installazione, nello scrupoloso rispetto delle indicazioni fornite dal costruttore e delle normative di sicurezza e prevenzione incendi in vigore.
Terminata l'installazione, si deve eseguire una accensione di prova dell'impianto, per una durata di non meno di 10 minuti, per verificarne la tenuta generale.
Ad installazione conclusa, e dopo la messa in esercizio
dell'impianto, l'installatore deve consegnare al cliente:
-libretto di uso e manutenzione dell'apparecchio fornito dal costruttore
-descrizione della procedura di verifica di compatibilità adottata per
il locale
-istruzioni per la manutenzione dell'impianto
fumario, qualora sia stato necessario modificarne l'originaria struttura
in corso d'opera.
-documentazione tecnica degli accessori
impiegati e soggetti a manutenzione
-schemi dell'impianto
idraulico, elettrico e fumario, ove necessari e qualora non forniti dal
costruttore.
A parte quanto richiesto dalla norma, un buon installatore dovrebbe:
- eseguire un sopralluogo completo prima della installazione
-
fornire un preventivo scritto ove siano elencati con chiarezza natura,
quantità e qualità dei materiali e accessori necessari o previsti per la
corretta installazione, con i relativi prezzi, compresi quelli dei
trasporti, della mano d'opera, e delle tasse correnti.
-stilare, in caso di accordo, un corretto contratto scritto, con una
lista completa di materiali e servizi con le relative garanzie, una data
di consegna certa, chiari termini di pagamento.
-essere
coperto da una Assicurazione RCT
-essere disposto a garantire
per iscritto la propria installazione, almeno per un anno,
assumendosene la responsabilità.
Sull'installazione in generale
Qualunque stufa di qualità viene fornita con un completo manuale riguardo l'installazione, l'uso e la manutenzione e a cui si farà riferimento per le specifiche particolari di quell'apparecchio. Esistono comunque delle norme generali da rispettare sempre che è bene conoscere.
Specifiche per la collocazione
Il piano di appoggio a pavimento deve avere una capacità portante idonea a sostenere il peso dell'apparecchio. Può sembrare ovvio, ma bisogna ricordarsi che alcune stufe in ghisa od in cotto possono essere straordinariamente pesanti, per non parlare del peso complessivo di un impianto costituito da un focolare in ghisa per camino col suo completo rivestimento in pietra o mattoni. I solai di vecchie case fatti con travi di legno possono anche leggermente cedere, spostando l'asse del camino e compromettendo la tenuta sigillante dei giunti del canale da fumo o del camino.
Se il pavimento è costituito da materiale combustibile (ad es. parquet), deve essere protetto con una lastra di materiale incombustibile, posta sotto ed intorno alla stufa, di dimensioni tali da sporgere, dalla parte della bocca, di una misura pari all'altezza dal pavimento della bocca di fuoco + 30 cm, e comunque non meno di 60 cm, mentre dagli altri lati la sporgenza deve essere pari all'altezza del piano di fuoco + 20 cm, e comunque non meno di 40 cm.
In caso di installazione di focolari, le pareti adiacenti devono essere realizzate in materiale incombustibile, ovvero essere opportunamente protette con del materiale isolante.
In caso di installazione di stufe, ricordarsi di controllare sempre le distanze di sicurezza da pareti e mobili imposte dal costruttore.
Specifiche per i locali
Nel locale in cui deve essere installata la stufa possono preesistere od essere installati altri apparecchi solo se funzionanti in modo stagno rispetto al locale ( cioè senza consumo di aria ambiente, ad es. caldaie a gas a camera stagna) Nei soli ambienti cucina è ammessa la presenza di cappe, purché senza estrattore. Nel caso di presenza di cappe con estrattore, l'installazione è ammessa solo dove il produttore preveda questa possibilità nelle istruzioni e fornisca le specifiche necessarie.
In nessun caso è ammessa l'installazione in locali dove siano o saranno presenti apparecchi a gas di tipo B (tiraggio naturale), pompe di calore o condotti di ventilazione di tipo collettivo.
Ove questi apparecchi siano presenti in un locale adiacente e comunicante, l'installazione è ammessa solo nel caso che si eviti l'uso contemporaneo dei due tipi di apparecchi.
Nei locali devono essere previste delle prese d'aria per l'approvvigionamento necessario alla combustione, con una sezione libera almeno pari alla metà della sezione libera della canna fumaria, e comunque non inferiore a 200 cm2 per gli apparecchi usabili a focolare aperto, e agli 80 cm2 per gli apparecchi a focolare chiuso (stufe tradizionali).
Tali prese d'aria devono essere protette con griglia che non riduca la sezione libera richiesta, e poste in modo da non poter essere accidentalmente ostruite.
L'afflusso d'aria può essere ottenuto anche da un locale adiacente, purché tale flusso sia libero attraverso aperture permanenti. Nel locale adiacente non devono essere presenti altri apparecchi di aspirazione o ventilazione o generatori di calore.
Specifiche per l'evacuazione dei fumi
Per i canali da fumo (tratto di collegamento tra stufa e canna fumaria) è vietato l'utilizzo di tubi metallici flessibili ed in fibro-cemento.
Il montaggio deve essere eseguito in modo da garantire la tenuta ai fumi, con materiali adatti a resistere ai prodotti della combustione ed alle loro condense. Non usare mai alluminio. I migliori materiali sono l'acciaio inox o i tubi in ferro smaltato per le stufe, usare solo acciaio inox per gli inserti ed i focolari.
Il canale da fumo deve essere facilmente ispezionabile, consentire il recupero della fuliggine ed essere scovolabile.
Deve essere evitato, per quanto possibile, l'impiego di tratti orizzontali, le curve devono essere aperte a non più di 45°.
Il canale da fumo deve essere di sezione costante. E' ammessa una variazione di sezione solo all'innesto dell'apparecchio. In nessun caso è ammesso l'impiego di riduzioni all'innesto con la canna fumaria.
In nessun caso è possibile far transitare all'interno dei canali da fumo, anche se sovradimensionati, altri canali di aria o tubi ad uso impiantistico.
Collegamento del canale da fumo delle stufe
L'innesto del canale da fumo in una canna fumaria esistente deve essere particolarmente curato
E' consigliabile installare gli innesti dei tubi che costituiscono il canale da fumo " ad acqua", cioè col maschio verso la stufa e la femmina verso il comignolo, in modo che condensa ed eventuali formazioni di creosoto ricadano liberamente nella stufa e vengano nuovamente bruciati.
I vari tratti del canale da fumo vanno tra loro sigillati con del mastice refrattario.
Se l'innesto alla canna fumaria è orizzontale, bisogna evitare di inserire troppo profondamente l'ultimo tratto di tubo, in modo da evitare strozzature dei fumi. L'eventuale spessore libero tra il foro nella canna esistente ed il tubo del canale da fumo va accuratamente sigillato.
Se l'innesto è in verticale, l'attraversamento di un eventuale solaio va assolutamente coibentato, per evitare che eccessi di temperatura ne lesionino la struttura, o provochino rischi di incendio, se è in legno.
L'innesto verticale in una canna di dimensioni maggiori va rifinito con opere murarie o con pezzi speciali in acciaio in modo da evitare brusche variazioni di sezione e zone morte dove gli accumuli di condensa e fuliggine sono inevitabili.
Se si usa malta per le rifiniture, si usi sempre malta refrattaria.
Evitare assolutamente di porre sia serrande manuali di regolazione uscita fumi , sia tubi multipli radianti sui tubi di scarico della stufa. La regolazione della combustione deve avvenire esclusivamente tramite i controlli della stufa, e i fumi in uscita non devono essere impropriamente raffreddati, per non compromettere il tiraggio.
Specifiche per la canna fumaria
N.B. Per una più specifica discussione sulle canne fumarie, vedere la sezione dedicata
La canna fumaria deve rispondere ai seguenti
requisiti:
-essere a tenuta dei prodotti della combustione,
impermeabile ed adeguatamente isolata e coibentata.
-essere
realizzata con materiali adatti a resistere alle normali sollecitazioni
meccaniche, al calore, all'azione dei prodotti della combustione ed alle
loro condense.
-avere andamento prevalentemente verticale, con
deviazioni dall'asse non superiori a 45°
-essere adeguatamente
distanziata da materiali combustibili o infiammabili mediante
intercapedine di aria od opportuno isolante.
-avere sezione
interna preferibilmente circolare: le sezioni rettangolari o quadrate
devono avere angoli arrotondati con raggio non inferiore a 20 mm
-avere sezione interna costante, libera ed indipendente.
-avere le sezioni rettangolari con un rapporto massimo fra i lati di 1,5
Per quanto riguarda la sezione e l'altezza del camino, si
rispetteranno le indicazioni del costruttore dell'apparecchio.
E' consigliabile che alla base della canna fumaria sia prevista una
camera di raccolta incombusti e condense, per facilitare la manutenzione
e la pulizia.
Il canale da fumo e la canna fumaria devono ricevere lo scarico di un solo generatore di calore.
Ugualmente non possono ricevere lo scarico proveniente da cappe sovrastanti gli apparecchi di cottura.
E' assolutamente vietato lo scarico diretto a parete dei prodotti della combustione all'esterno o verso spazi chiusi anche se a cielo aperto.
Il manuale di istruzioni di ogni singola stufa riporterà i valori minimi necessari di altezza e sezione della canna fumaria da porre a servizio dell'apparecchio.
In generale è comunque consigliabile una altezza minima di 5 ml tra l'uscita dei fumi della stufa ed il comignolo ed una sezione mai inferiore a quella di uscita della stufa.
Specifiche per i comignoli
Il comignolo deve rispondere ai seguenti requisiti:
-avere
sezione interna equivalente a quella del camino
-avere sezione
libera di uscita non minore al doppio di quella interna del camino
-essere costruito in modo da impedire la penetrazione nel camino di
pioggia o neve, di corpi estranei ed in modo da assicurare la
fuoriuscita dei prodotti della combustione con qualunque regime di
venti.
-essere posizionato in modo da garantire un'adeguata
dispersione dei fumi, e comunque al di fuori della cosiddetta zona di
reflusso, che favorisce la formazione di contropressioni.
Per maggiori chiarimenti sull'installazione di canne fumarie e comignoli vedere alla sezione Camini