Prendere le misure per progettare la scala |
Un vecchio detto recita: "cento misure, un solo taglio..." Non si sa se il motto sia da ascrivere a falegnami, marmisti o altri artigiani, ma il succo resta lo stesso: meglio perdere un po' di tempo prima, misurando e rimisurando, piuttosto che dover ricominciare tutto da capo, dopo...
Così, diamo un occhiata a quali misure occorre avere per realizzare una scala, ed a come prenderle.
Nella figura a lato abbiamo stilizzato una situazione abbastanza complessa, con un taglio, già realizzato nel solaio, per l'inserimento di una scala a giorno.
La complicazione è data dagli ingombri architettonici presenti sopratutto al piano inferiore: una porta, una finestra ed un radiatore, mentre al piano superiore è presente soltanto una finestra.
Tutti questi elementi affiancano il percorso della scala, che si cercherà di disegnare in modo da consentire l'utilizzo delle aperture, le quali, a loro volta, andranno studiate in modo da essere compatibili con la scala stessa.
Ad esempio, è probabile che l'apertura della porta dovrà essere rivolta verso l'ambiente contiguo più che verso il vano scala, e per la finestra bisognerà forse pensare ad un Wasistas.
La prima cosa da fare è tracciare una pianta degli ambienti, sia del piano di partenza, che del piano di arrivo. Attenzione, per convenzione, il piano di partenza è sempre il piano inferiore, a quota più bassa, o meglio a 'quota zero' : le scale si disegnano sempre 'a salire', mai a scendere. Naturalmente, nella pratica, non c'è alcun bisogno che il disegno sia in scala precisa; l'importante è che le misure siano precise.
Vanno riportate tutte le misure che possano riguardare la scala e la zona in cui si troverà: non solo, ovviamente, le dimensioni del foro, ma anche quelle delle dimensioni dei famosi ingombri architettonici e le distanze tra loro e tra loro e la scala. Negli esempi appresso riportati c'è qualche ridondanza, ma meglio qualche misura in più che qualcuna in meno.
Una cosa importante da segnalare è la natura delle pareti che circondano la scala, ove ce ne siano: le scale a giorno, specie quelle con sviluppo ad 'L', come quella descritta (ma spesso anche le chiocciole), necessitano, per stabilità, di sostegni intermedi; bisogna sapere su quali pareti si può contare per inserire una staffa (e su quali no). Quindi pareti portanti e semplici tramezzi vanno chiaramente distinti. Anche conoscere il materiale con cui sono realizzate le pareti è utile, quando sia possibile: una parete sottile, ma realizzata in tufo o mattoni può essere più resistente di una parete più spessa, ma realizzata in foratini. Per porte e finestre, se già esistenti, sarà il caso di evidenziare il senso di apertura (naturalmente, porte e finestre vicino alla scala).
Il risultato dovrebbe essere qualcosa del genere:
Sempre per convenzione, le quote in altezza sono espresse in metri, con due decimali, che rappresentano i centimetri, e che, come per l'Euro, vanno sempre rappresentate, anche se pari a zero. Le quote parziali degli ingombri sono invece generalmente espresse in centimetri, anche se nulla vieta di esprimerle in metri, sempre con due decimali. In ogni caso, qualunque unità di misura si adotti, deve essere segnalata e deve essere la stessa per tutte le misure.
Un'altra convenzione normalmente utilizzata è chiamare Lato 'A' il lato lungo del foro e Lato 'B' il lato corto.
Nei prospetti è bene riportare nuovamente tutti gli ingombri architettonici e le relative misure, senza paura di ripetersi: ripetiamo che 'ribattere' varie volte le misure non è mai sbagliato.
Particolare importanza ha, ovviamente la misura in altezza, ovvero la distanza da calpestìo a calpestìo (insomma, da dove si posano i piedi a dove si posano i piedi), ed è importante evidenziare lo spessore del solaio, sia perchè è uno dei punti a cui andrà fissata la scala, sia perchè è una misura necessaria per il calcolo delle alzate e pedate (vedi Progettazione).
I prospetti necessari sono ovviamente quelli delle pareti verso cui è
appoggiata la scala, in genere due, anche se in situazioni particolari
può essere utile il disegno di tutte le pareti.
Il risultato è
descritto nelle figure a lato e sotto.
Se si ha una preferenza per il senso di salita della scala, è bene evidenziarlo in qualche modo.
Per le scale a chiocciola il metodo non è diverso, a parte evidenziare se il foro è rotondo, quadrato o rettangolare e da quale lato o punto della circonferenza si preferisce entrare ed uscire dalla scala (le chiocciole offrono in genere più possibilità rispetto alle scale diritte). Dato il minore ingombro, l'operazione dovrebbe essere più semplice e rapida.
Si tenga presente che alcuni particolari che non emergono dal disegno, possono essere ugualmente importanti, sia per il progetto della scala, sia per prevedere alcune opere accessorie alla posa in opera (ad esempio, i fissaggi: il materiale con cui sono realizzati i solai (cemento, trave in acciaio, trave in legno, etc), il tipo di pavimentazione (marmo, mattonelle, parquet), il tipo di finitura dell'orlo del foro (soglia sporgente o a filo, etc). Se si desidera una balaustra a protezione dei lati del foro non chiusi da pareti, occorrerà evidenziarlo.
Naturalmente, una volta prese per bene le misure, non è
indispensabile realizzare tanti schizzi: anche un solo foglio, ma
chiaro e che contenga tutte le informazioni è sufficiente.
Eccolo qua:
E questo è tutto, ci sembra.
Grazie per l'attenzione