Accendere e governare il fuoco.

Qualunque sia il vostro sistema di riscaldamento a legna, potrete migliorare la sua efficienza e ridurre l'inquinamento imparando a bruciare legna correttamente.

Le conoscenze e l'abilità necessarie a governare correttamente un fuoco di legna devono essere imparate e provate in pratica per applicarle nel modo giusto. Anche se non si tratta di fisica nucleare, non è una cosa così semplice come può sembrare. Quando potrete accendere un fuoco con un solo fiammifero, ed ottenere una fiamma stabile e brillante in pochi minuti, avrete ottenuto qualcosa per cui valeva la pena di spendere tempo e fatica.

I consigli dati di seguito dovrebbero essere validi per qualunque impianto a legna; in realtà non si accende mai una stufa, una cucina economica o un caminetto: si accende sempre un fuoco. In ogni caso se il produttore dell'impianto che state utilizzando fornisce istruzioni particolari, sarà sempre bene seguirle.

Avvertenza importante

Se avvertite un flusso di aria fredda che fuoriesce dalla stufa quando aprite la porta di carco, significa che la vostra canna fumaria ha invertito il tiraggio. Se proseguite nel tentativo di accendere il fuoco senza cercare di correggere l'inversione di tiraggio,rischiate di riempire la casa di fumo. Potrete neutralizzare la pressione negativa che sta spingendo l'aria esterna giù per la canna fumaria aprendo la finestra più vicina. Tenete presente che l'inversione del tiraggio è il risultato di un difetto di progettazione dell'intero sistema (vedi la sezione sulle canne fumarie e sui caminetti aperti). In casi estremi, questi difetti di progettazione posso provocare l'inversione anche dei fumi caldi, e riempire la casa di fumo bollente. L'inversione del tiraggio non è soltanto un fatto noioso, può essere estremamente pericoloso. Aprire una finestra non è che un palliativo, che serve solo a nascondere il problema: anche se riuscite ad accendere il fuoco, non appena proverete a richiuderla, la pressione negativa sarà di nuovo all'opera e tenderà a ridurre il tiraggio necessario al corretto funzionamento del sistema.

Accendere il fuoco: Il metodo tradizionale

1. Aprire la valvola dell'aria primaria al massimo; se è presente un cassetto per la cenere, si può aprirlo leggermente per aumentare l'afflusso dell'aria (SOLO al momento dell'accensione!). Se la stufa ha una doppia camera di combustione, accertarsi che il deviatore dei fumi sia aperto a tiraggio diretto verso la canna fumaria.

2. Accartocciare strettamente 4 o 5 fogli di giornale e piazzarli sulla griglia o sul fondo della stufa, in mezzo a due ciocchi di legno che serviranno a stabilizzare la pila.

accensione tradizionale

Piazzare sopra la carta qualche decina di piccoli pezzi di legno, più piccoli e più secchi saranno meglio prenderà il fuoco; l'ideale, tanto per farsi un'idea, è il legno per cassette da frutta. Incrociare i legni, in modo che l'aria circoli liberamente tra i pezzi: il legno troppo stipato non brucia correttamente.

3. Aggiungere altra legna, sempre incrociandola, e sempre più grande, sino a raggiungere i 2/3 della capacità della camera di combustione.

4. Una volta acceso il fuoco, attendere qualche minuto prima di chiudere i controlli dell'aria e il deviatore dei fumi; la stufa e la canna fumaria devono riscaldarsi a sufficienza per mantenere il corretto tiraggio e raggiungere la temperatura critica per la combustione corretta della legna.

5. Chiudere il cassetto della cenere, se è stato aperto, e successivamente la porta di carico della stufa. Attendere ancora 15/20 minuti prima di cominciare a ridurre l'afflusso dell'aria primaria

ATTENZIONE !

In generale NON UTILIZZARE MAI liquidi infiammabili per accelerare l'accensione di un fuoco di legna o carbone: E' ESTREMAMENTE PERICOLOSO.

Accendere il fuoco: il metodo "a candela".

Da qualche anno ha preso piede, e si sta sempre più diffondendo, il cosiddetto metodo a candela, che consiste semplicemente nell'invertire la sequenza di posizionamento degli elementi della pira da accendere: prima i pezzi più grandi, poi man mano i più piccoli, infine la carta di giornale o gli accendifuoco industriali, dopodichè si dà fuoco dall'alto.

Che ci crediate o meno, funziona perfettamente, ed ha il vantaggio di abbattere fino al 50% i fumi nocivi prodotti dall'accensione, oltre ad essere molto più rapido da preparare.

Anche se richiede un po' di pratica per abituarvisi, questo metodo è del tutto affidabile e quando è attuato correttamente non produce praticamente fumo sin dall'inizio. La combustione procede più lentamente ed in modo più controllato.

accensione inversa

Il trucco sta nel fatto che la carta di giornale ed i piccoli pezzi di legno secco utilizzati per avviare il fuoco non contengono praticamente unidità e producono un fumo leggero ma caldissimo che scalda rapidamente la canna fumaria, stabilendo rapidamente un buon tiraggio, invece di raffreddarsi come accade quando salendo passa a contatto dei i ciocchi più grandi posti al di sopra nel vecchio metodo di accensione.

Inoltre i fumi prodotti nella prima fase di combusione della legna (vedi la sezione "Combustione") passano attraverso la fiamma più calda - che si trova in alto, invece che im basso - e quindi vengono bruciati molto più completamente, aumentando l'efficienza e riducendo l'inquinamento.

N.B. E' importante che la carta di giornale (se utilizzate quella) sia ben accartocciata e annodata, per evitare che scivoli via dalla cima della pira.

Qualunque sia il metodo utilizzato per accendere la legna, se la legna è ben secca, la stufa di qualità, e l'impianto realizzato correttamente, dopo circa 15/20 minuti dall'accensione, i fumi della stufa in uscita da comignolo devono diventare invisibili, il che significa che la legna brucia correttamente ed i fumi sono puliti. Se invece il fumo resta visibile, per non dire spesso e pesante, allora certamente c'è qualcosa, da qualche parte, che non va.

Governare il fuoco

Una volta acceso il fuoco, bisogna mantenerlo efficiente e pulito.

Un vecchio e saggio detto popolare dice che la bontà di un attrezzo è nel manico, intendendo che nessun attrezzo è migliore della mano che lo governa. Una stufa è in definitiva un attrezzo, che trasforma l'energia da una forma ad un altra: occorre una mano esperta e paziente per trarne il meglio. Per chi non ha molta esperienza, e si accinge per la prima volta ad utilizzare una nuova stufa, occorrerà un periodo di rodaggio, sia per la stufa che per l'utilizzatore.

Di seguito diamo alcuni consigli per un governo efficiente del fuoco e della stufa.

Usare solo legna secca: la legna umida si accende con difficoltà, brucia malamente, abbassa la temperatura all'interno della camera di fuoco e produce molto fumo, che può spillare negli ambienti quando si apre la porta di caricamento per rifornire la stufa.

Se si ha a disposizione solo legna umida, la si tagli in pezzi più piccoli possibile, si lasci spazio tra un pezzo e l'altro, e si tenga il controllo dell'aria più aperto: brucerà un po' meglio.

Avere cura di mantenere sempre un buon letto di brace ardente sul fondo della stufa, ed aggiungere legna non appena i ciocchi precedenti si sono trasformati in brace: il letto di brace mantiene la temperatura necessaria alla ignizione e alla corretta combustione.

Caricare la stufa con almeno 3 o 4 ciocchi di legno per volta. Il legno ha bisogno di una massa critica per bruciare correttamente: la fiamma si sviluppa nei punti di contatto tra un ciocco e l'altro. Un solo ciocco di legno alla volta brucerà malamente.

Disporre sempre i ciocchi incrociandoli in modo da lasciare aria tra l'uno e l'altro, per una corretta ossigenazione.

Cercare di mantenere sempre la fiamma accesa. La maggior parte del calore fornito viene dalla combustione dei gas o fumi. Se la fiamma scompare completamente, significa in generale che la legna sta producendo fumi incombusti, che sprecano energia e inquinano.

Evitare di sovraccaricare la stufa. Un fuoco relativamente piccolo e ben ossigenato brucia meglio e produce più calore di un grosso mucchio di legna che intasa la stufa.

Attizzare il fuoco può essere divertente, ma lo si faccia solo quando è strettamente indispensabile: ad ogni apertura della porta, un getto di aria ambiente raffredda la stufa, abbassandone la temperatura e rendendo più difficile la combustione.

Cercare di ricaricare la stufa prima che il fuoco si sia quasi spento. Comunque tenere sempre a portata di mano dei pezzetti di legna da accensione, per ravvivare la fiamma, se necessario.

Le buone stufe hanno un doppio accesso per l'aria: primario e secondario. L'aria primaria va utilizzata solo per accendere il fuoco e ravvivare la fiamma; ad andatura normale l'aria secondaria, posta generalmente sopra lo sportello di carico, è sufficiente ad una buona combustione, ed evita un inutile raffreddamento della stufa.

In generale, maggiore è l'afflusso di aria, maggiore il calore prodotto, minore la durata della carica; al contrario, minore l'afflusso di aria, minore il calore prodotto, più lunga la durata della carica.

Per un lungo fuoco notturno, attizzare le braci e riempire la stufa al massimo della capienza. Aprire la valvola dell'aria al massimo per almeno 15/20 minuti, per far prendere bene il fuoco ed asciugare la legna, quindi ridurre al minimo l'afflusso dell'aria. L'esatta andatura dipenderà dalla stufa, dal tipo di legna, dal tiraggio del camino, e richiederà qualche esperimento.

ATTENZIONE

Mai usare una stufa come inceneritore: residui alimentari, giornali patinati, legni verniciati o trattati in qualunque modo, plastica o altre sostanze sintetiche non devono MAI essere gettati nel fuoco di qualunque tipo di stufa o camino. Il risultato è sempre inquinamento, gravi depositi di incombusti all'interno della stufa e della canna fumaria, pericoli di incendio.

Uso del pirometro

Da quanto sopra descritto dovrebbe risultare evidente che per ottenere il massimo dell'efficienza da una combustione a legna è richiesta una periodica attenzione all'andatura della stufa

Esiste un arco di temperature dei fumi di combustione all'interno delle quali si può considerare la combustione pulita ed efficiente, che può variare a seconda degli apparecchi e del combustibile impiegato, ma che in genere va da un minimo di circa 200°C ad un massimo di circa 350°C.

Temperature dei fumi inferiori al minimo provocano una perdita di tiraggio in canna fumaria, con conseguente carenza di ossigeno alla combustione, perdita di efficienza, formazione di creosoti, eccesso di ossido di carbonio.

Termometro da stufa

Temperature superiori, invece, provocano un inutile surriscaldamento della stufa, un eccesso di tiraggio che "strappa" la fiamma, con perdita di incombusti in canna fumaria, ed un eccessivo consumo di combustibile.

Valutare "ad occhio" l'andamento della combustione non è facile. Per la legna, una fiamma bluastra o incolore, su di un letto di brace gialla o rosso brillante indica in genere una combustione efficiente, mentre un letto di braci rosso cupo con una fiamma pigra e giallastra rivela una combustione scadente. Anche indizi indiretti, come un eccesso residuo di ceneri, indicano una cattiva combustione. Fumi trasparenti in uscita dal comignolo indicano una combustione pulita, mentre fumi opachi o scuri segnalano un eccesso di incombusti.

Per chi non ha l'occhio esercitato, e per chiunque voglia essere certo di trarre il massimo dal proprio impianto, l'uso di un pirometro, o termometro da stufa, è la soluzione ideale.

Un pirometro da stufa è generalmente costituito da una lamina bimetallica avvolta a spirale, sulla quale è fissato un indicatore che scorre su una scala graduata. Sfruttando le diverse dilatazioni dei due metalli al variare della temperatura, la spirale si stringe o si allarga, trascinando con sè l'indicatore e tracciando l'andamento della combustione.

Non è uno strumento con precisione da laboratorio, ma è più che sufficiente per i nostri scopi: posto sul piatto superiore della stufa o sul primo tratto scoperto del canale da fumo, rivela la temperatura dei fumi di combustione, testimoniando se la nostra stufa e la nostra legna stanno facendo onestamente il loro lavoro.